29 Agosto 2003 

 

- EVENTI STRAORDINARI -

Il tornado di Galliate ( NO )

- La tromba d'aria durante la sua nascita -

a cura di Andrea Bosoni - Oss. meteo di Sedriano, Ossona e Pontenuovo ( MI )

 

 

In caso non apparissero tutte, premere il tasto RELOAD o F5

 


Quelle che vedrete qui di seguito sono le straordinarie immagini di un evento per ora ancora raro da osservare nelle regioni in cui viviamo, ovvero la formazione di un tornado o tromba d'aria, una delle più violente e spettacolari espressioni della natura, capace di stravolgere il paesaggio durante il suo passaggio. Un evento di breve durata, che si è sviluppato e dissolto nell'arco di poche decine di minuti.

Ecco la dettagliata cronaca, emozionale e tecnica, di Andrea Bosoni, che ha avuto la fortuna di osservare fin dall'inizio la genesi di questo tornado. Ci troviamo ad Asmonte di Ossona, piccola località del Milanese occidentale, a circa 25 km da Milano.

ORE 15:10, OSSONA - MI -

La giornata di Venerdì 29 Agosto 2003 è calda e leggermente afosa. Fin dalle prime ore del mattino, soffia un moderato vento di scirocco al suolo, mentre in quota le correnti sono disposte da W-SW, ottimo quindi il wind shear verticale ( la direzione del vento in base alla quota ). Nel corso del pomeriggio si assiste ad un aumento dell'attività cumuliforme, con i primi focolai temporaleschi lungo la dorsale Alpina. In particolar modo, risultano in un primo momento maggiormente colpite la Bassa Valtellina, l'alto Lario ed il Sopraceneri, nel Canton Ticino. Altrove invece si verificano solo fenomeni di poco rilievo ( come ad esempio nella fascia pedemontana tra Varese e Como ), ma il fronte freddo della perturbazione Atlantica deve ancora transitare sul NW. Da questo infatti dipenderà l'eventuale formazione di fenomeni che, dai dati dei radiosondaggi, risulterebbero particolarmente favorevoli a fenomeni violenti come locali tornado e forti grandinate. Se il fronte riuscisse a sfondare in pianura, potrebbero verificarsi tali fenomeni.

Ecco infatti i valori del RS di Milano Linate delle ore 12 del 29 Agosto:

Partiamo con lo sweat index, l'indice nato negli USA per calcolare proprio l'eventuale formazione di tornado. Il dato di Milano Linate risulta di 507. Da notare come nella tabella di questo indice dai 401 ai 601 vi sia il forte rischio di tornado. Oltre a questo, risulta un -6.10 di liftex index, 2000 l'indice CAPE e -6 CIN ovvero inibizione dei fenomeni convettivi quasi nulla, una situazione esplosiva. Manca l'innesco e basterebbe uno sbuffo freddo in quota...

Le possibilità non sono molte, il 30 Giugno una situazione simile ha portato ad un nulla di fatto e anche in quel frangente vi erano le condizioni ideali per lo sviluppo di fenomeni violenti: questa volta però va diversamente.

Ecco 2 mappe del LAM Bolam ( http://www.cmirl.ge.infn.it/frcmirl.html ) che ben rappresentano la situazione venutasi a formare tra le ore 15 e le 18, lasso di tempo in cui si è formato il tornado, e in cui successivamente diversi nuclei temporaleschi hanno interessato le zone pianeggianti. Come si nota dalla prima cartina, è prevista l'entrata di aria più fresca alla quota di 500 Hpa. Modesto l'afflusso freddo, si passa da una -10°C a una -12°C sufficiente tuttavia per la formazione di temporali, visti i valori del RS di Linate. Nella seconda mappa si nota che questo sbuffo freddo potrebbe innescare forti moti verticali specie nelle aree pianeggianti a ridosso dei rilievi, con i nuclei temporaleschi che si muoveranno verso W-SW in seno alle correnti in quota.

Mappe del LAM Bolam

ORE 15:15

Mentre sono in ufficio in un momento di pausa mi connetto ad Internet, al sito CML ed al Meteoforum. Oggi la situazione è interessante, si gioca sul filo tra il flop assoluto e il fenomeno da ricordare. Mi connetto infatti ogni 10 minuti e l'attesa è spasmodica: le condizioni infatti ci sono tutte. Guardo il radar e noto la formazione di un piccolo nucleo temporalesco verso il basso Milanese ed il basso Novarese, è il primo fenomeno che si genera in piena pianura ed ora, seguendo i venti in quota da WSW, esso sale verso il Magentino Occidentale.

Esco con la fotocamera digitale in mano, do un rapido sguardo alla situazione e noto che il temporale passerà troppo a Ovest per colpirmi. Non si nota nulla di strano, salvo una bellissima shelf cloud sul lato di avanzata del temporale verso nord, sul lato meridionale, quello in cui si generano i fenomeni come i tornado.

Ecco la prima foto, sono le 15:18, puntamento verso Ovest, notate la bellissima shelf cloud sulla destra:

ORE 15:20

Scattata la foto, non decido di rientrare, c'è qualcosa che mi dice "resta ad aspettare un po...", mai ho fotografato un tornado, sarebbe il mio sogno ma finora le possibilità sono sempre state poche, vuoi per impegni lavorativi che non ti permettono di fare chasing, vuoi perchè come quest'anno i temporali si generavano sempre di notte. Questa volta non ci credo nemmeno tanto, anzi osservando il temporale suppongo che pure stavolta potrebbe essere un buco nell'acqua, ma sembra impossibile da crederci ora... un qualcosa mi dice di non desistere tanto che rientro e avviso che per 10 minuti sarò assente.

Poco dopo ( sono passati 6 minuti dalla prima foto ), ecco che nella parte meridionale della cellula temporalesca si genera una specie di fractocumulo che per ora resta stazionario, non si muove ma la mia curiosità cresce e con essa la convinzione che qualcosa di strano sta per accadere.

Ecco la foto, sono le 15:24.

Ecco un ingrandimento della nube: si nota la mancanza di precipitazioni e la sua estrema vicinanza al suolo.

Nelle due foto successive, la nube si stira. Molto probabilmente le correnti all'interno di essa si sono intensificate ed in questo momento noto per la prima volta un movimento rotatorio antiorario alla base del cumulo. Resto senza parole e non per modo di dire: ora la certezza di assistere per la prima volta alla formazione di un tornado diventa sempre più reale, non sto più nella pelle, i miei colleghi mi scambiano per un matto, ma ognuno di noi viene scambiato per matto a causa della nostra passione che molte volte ci fa compiere atteggiamenti fuori dai comuni canoni di comportamento, sono le ore 15:27.

ORE 15:28

Ecco il funnel cloud, ovvero un tornado che non tocca terra, noto ormai con certezza il "puntamento" della nube verso terra. E' evidente che la porzione a destra della nube si trova ormai a pochi metri da terra, non credo sia già in atto un vero e proprio fenomeno vorticoso fino al suolo, ma la distanza è proibitiva ed eventuali prove di esso, cioè il debris cloud ( ovvero la nuvola di polvere alzata dal tornado quando tocca il suolo ) non si vede ancora.

ORE 15:29

Forse l'immagine più spettacolare. La formazione di 2 funnel cloud, uno di fianco all'altro. Difatti, anche la porzione a sinistra si stira verso il basso ed in entrambe alla base si nota un movimento antiorario; la nube sembra toccare il suolo per qualche istante e per poi risalire: questo movimento lo noto 2 o 3 volte.

Intanto i "matti" ( visto che ero stato catalogato così ), sono diventati 5. Tutta la ditta è dietro di me ad ammirare questo evento insolito, così definito dai miei colleghi. Alquanto buffo che prima ti diano del matto e poi restino tutti a bocca aperta a chiedere lumi.

ORE 15:30

I due funnel cloud cessano di allungarsi verso il basso: il primo a destra abbozza ad una ritirata verso l'alto, mentre il secondo ( quello a sinistra ) resta stabile ma con un continuo movimento delle nubi alla base di esso in senso antiorario. Diversi piccoli fractocumuli si staccano da entrambi, segno di forti correnti ascensionali: la situazione è ancora in piena evoluzione.

ORE 15:32

Immagini spettacolari: nuovo tentativo di allungamento del funnel cloud che assume una forma a cono più nitida della precedente e di colore diverso, grigiastro in contrasto col nero pece del Cb. Questo rende più impressionante l'immagine e la sensazione visiva è che il cono questa volta sembri toccare terra. Dalla foto non si nota, per via della notevole distanza e dall'aria non limpidissima, ma la sensazione è che questo sia un tornado, che alla fine colpirà le cittadine di Galliate e Pernate, entrambe nella vicinissima provincia di Novara e distanti circa 20 km dal punto di osservazione. Nella seconda foto scattata alle 15:33, la sensazione che abbia toccato terra sembra davvero reale.

ORE 15:34

Il funnel cloud si ritrae verso l'alto come se qualcuno spezzasse il movimento rotatorio che finora lo stava portando verso terra, intanto il cielo dalla mia postazione che ricordo dista 20 km in linea d'aria dall'evento, schiarisce per la comparsa del sole verso Sud.

ORE 15:35

Sembra tutto finito, ma invece ecco che dopo una breve pausa in cui il cielo è anche schiarito, un nuovo cono si forma sempre sull'estrema sinistra del cumulonembo e punta velocemente verso terra. Nelle prossime immagini il tutto avviene in meno di 30 secondi: guardate con che velocità il cono scende fino a toccare terra e questa volta lo si nota anche a occhio nudo.

ORE 15:36

Il cono lentamente si dissolve dopo che per circa 30 secondi era rimasto a terra; si può immaginare che il cono sia di media grandezza visto che a 20 Km in linea d'aria si delinea nitidamente all'orizzonte nonostante l'atmosfera non sia limpidissima. Nell'ultima foto qui sotto ripropongo senza zoom l'intero cumulonembo che ha dato origine al tornado.


A cura di Andrea Bosoni - Centro Meteo Lombardo -
Osservatori meteo di Sedriano, Ossona e Pontenuovo ( MI )

Impaginazione a cura di Simone Rossetto

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