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Il commento meteo-climatico al mese di DICEMBRE 2011   Inserito il› 18/04/2014 15.49.27
 

Il commento al mese di DICEMBRE 2011

LE TEMPERATURE

Dicembre 2011 è stato caratterizzato da temperature al di sopra della media, ma pressochè normali su gran parte della regione lombarda.  Solo sul Bresciano e sull'area insubrica tra Varesotto, Comasco e Canton Ticino (CH) le temperature medie hanno fatto registrare valori decisamente più caldi del normale.  L'andamento mite di Dicembre rispetto alla media di lungo periodo ha fatto archiviare scarti positivi fino a 2.5/3°C, come evidenziato nella serie storica della città di Monza.

Dicembre 2011 ha fatto registrare, in generale, accumuli di pioggia inferiori alla media su tutta la regione lombarda.   Scarti significativi si sono registrati su tutta la parte occidentale della regione con differenze negative comprese tra 50/70mm.   
Gli accumuli sono stati normali o prossimi alla normalità su Valtellina, valli Orobiche e Bresciano, mentre l'anormalità nel campo pluviometrico ha registrato il suo clou tra Varesotto, Cantono Ticino, Brianza e Milanese.
  
La tabella sottostante ci permette di gettare un rapido sguardo sull’andamento termico di gran parte della regione grazie alla disponibilità della serie storica di ben 9 località, sparse su diverse aree del territorio lombardo.

 

Località

Zona Geografica

scarto temperature
dalla media

rango percentile

Varese-C.G.P.

Prealpi Occidentali

+1.8°C (1967-2010)

95° (molto caldo)

Como-M.te Olimpino

Prealpi Occidentali

+1.4°C (1989-2010)

91° (caldo)

Milano-S.Leonardo

Media pianura Ovest

+0.6°C (1983-2010)

57° (nella norma)

Monza Brianza +2.8°C (1949-2010) 92° (molto caldo)
Sondrio

Valtellina

+0.3°C (1971-2010) 58° (nella norma)

Spessa Po (PV)

Bassa pianura Ovest

+0.7°C (1985-2010)

50° (nella norma)

Olmo al Brembo (BG)

Prealpi centrali

+1.0°C (1977-2010)

74° (nella norma)

Brescia-Ronchi

Alta pianura Est

+1.5°C (1978-2010)

94° (molto caldo)

Ghedi (BS)

Media pianura Est

+1.2°C (1951-2010)

73° (nella norma)


I grafici delle temperature massime e minime rilevate presso l’Osservatorio di Milano–S.Leonardo, qui sotto riportati, evidenziano per tutto il mese un andamento difforme per quanto concerne i valori termici massimi e minimi giornalieri.   Per quanto riguarda i valori massimi giornalieri abbiamo registrato una prima decade molto mite, evidenziata da temperature anche molto al di sopra della media con scarti fino +8/+10°C durante l'episodio favbonico del giorno 8.   La seconda decade ha visto valori più consoni al periodo ed in generale leggermente più freddi, anche in virtù del manifestarsi dell'unico intervallo con transito di sistema perturbati sulla regione Padano-alpina.   La terza decade ha registrato una nuova fase mite, favorita dal presenza di uno stabile dominio anticiclonico sull'Italia e sul Mediterraneo.   Il periodo natalizio e la fine dell'anno ci hanno riservato giornate miti ed assolate con scarti rispetto alla media di lungo periodo spesso anche di +5/+7°C.  
Per quanto riguarda i valori minimi giornalieri abbiamo registrato invece solo due fasi ben distinte: La prima metà del mese ci ha regalato valori minimi generalmente superiori alla media con scarti oscillanti tra +2/+4°C.   Questa fase ha avutoi il suo epilogo dopo il passaggio di alcune perturbazioni sul N-Italia nel corso della seconda decade.   L'aria fredda polare, sopraggiunta alle spalle dell'ultimo sistema nuvoloso, si è poi accumuata nei bassi strati, dando vita ad un lungo periodo di valori leggermente al di sotto della media di lungo periodo (scarti tra -3/-1°C) che ci ha accompagnato fino al termine del 2011.   Responsabili di tale situazione sono state l'inversione termica e la presenza di nebbia o banchi di nebbia nelle ore notturne e del primo mattino.   Dicembre è stato archiviato come un mese con valori termici decisamente miti e ben al di sopra della normalità degli ultimi 30-50 anni: ad incidere sono state, come abbiamo visto, le temperature massime.   Durante le due distinte fasi miti della prima e della terza decade si sono avuti valori ben superiori alla media, che in alcuni casi sono state record o prossime ai record in molte località del settore occidentale della regione lombarda.


Figg.1 e 2 - Scarto rispetto alla media climatica giornaliera delle temperature massime e minime
per DICEMBRE 2011
a MILANO-S.Leonardo - rete CML (serie 1984-2010)


Dal punto di vista termico abbiamo registrato 13gg con temperature massime superiori a 10°C; mentre si sono registrati 18gg di gelo, cioè con temperature minime pari o al di sotto di 0°C e 0gg di gelo intenso, cioè di temperature inferiori a -5°C.  Normalmente a Milano-S.Leonardo (1983-2010) si ha una media di 5±4gg con temperature massime superiori a 10°C, 15±7gg di gelo e 3±3gg di gelo intenso.   Da queste brevi note statistiche risulta evidente come, dal punto di vista termico, Dicembre abbia presentato significativi scostamenti nel numero delle temperture massime con valori superiori ai 10°C, tanto che tale valore risulta essere record, superando il 2006 (12gg) ed il 2000 (11gg).   Per contro i giorni di gelo rientrano nella normalità ed anche l'assenza di giornate di gelo intenso e del tutto normale per il mese di Dicembre.  Ciò è evidenziato della figure 3-4, qui sotto riportate e relative alla distribuzione delle temperature minime e massime, dove si palesa uno spostamento verso destra di una classe per la distribuzione dei valori massimi mensili.

 
 
Figg.3 e 4 - Distribuzione delle temperature massime e minime in classi di 5°C per DICEMBRE 2011
a MILANO-S.Leonardo e confronto con la media climatica - rete CML (serie 1984-2011)
 
 
 Decennio Media GG con TMIN < 5°C Media GG con TMIN < 0°C media GG con TMAX >10°C
aaaaaaaaaaa
(gelo intenso)
(gelo)
(miti)
1983-1991
4.2 gg.
20.0 gg. 3.6 gg.
1992-20012.4 gg. 12.2 gg.
3.1 gg. 
2002-2011
 1.6 gg. 
14.7 gg.
7.1 gg. 
 
















Va, inoltre, sottolineato il lento ma costante incremento nel corso degli ultimi decenni del numero di giorni con temperature massime superiori a 10°C  (miti), che nell'ultimo decennio hanno raggiunto la media di 7 episodi per anno, con un raddoppio della loro possibilità rispetto agli anni 80 del XX secolo.  Contemporaneamente si nota, anche, un'apprezzabile tendenza alla riduzione delle giornate di gelo e di gelo intenso durante il mese di Dicembre.   Infatti, gli episodi con temperatura minima pari o inferiore a -5°C (gelo intenso) si sono più che dimezzati negli ultimi decenni, tanto che negli anni 2000 il loro numero medio è stato di soli 1/2 casi per anno; mentre le giornate con temperatura minima pari o inferiore a 0°C si sono si ridotte di un terzo, ma nell'ultimo decennio tale andamento sembra essere in controtendenza.   Questa evoluzione lascia intravedere una possibile variazione climatica anche per il mese di Dicembre, che negli ultimi vede sempre più una riduzione delle gelate che, in passato, erano l'elemento che contraddistingeva l'inverno meteorologico.   


Fig.5 - Anomalia della temperatura a livello del suolo per il mese di DICEMBRE 2011
rispetto alla media climatica 1968-1997-
Elaborazione CPC-NOAA

 

LE PRECIPITAZIONI

 

Località

Zona Geografica

scarto temperature
dalla media

rango percentile

Varese-C.G.P.

Prealpi Occidentali

-72 mm (1965-2010)

(molto secco)

Como-M.te Olimpino

Prealpi Occidentali

-79 mm (1989-2010)

18° (secco)

Milano-S.Leonardo

Media pianura Ovest

-67 mm (1979-2010)

(secco)

Monza Brianza -65 mm (1949-2010) (molto secco)
Sondrio

Valtellina

-26 mm (1971-2010) 22° (secco)

Spessa Po (PV)

Bassa pianura Ovest

-51 mm (1987-2010)

12° (secco)

Olmo al Brembo (BG)

Prealpi centrali

-70 mm (1977-2010)

20° (secco)

Brescia-Ronchi

Alta pianura Est

-24 mm (1981-2010)

37° (nella norma)

Ghedi (BS)

Media pianura Est

-37 mm (1974-2010)

19° (secco)

 


Gli accumuli pluviometrici, rilevati a livello regionale, sono stati determinati pochi e deboli passaggi perturbati, che hanno avuto luogo all'inizio della prima decade e nel corso della seconda decade.  Questi episodi hanno coinvolto soprattutto la Valtellina ed il settore orientale della Lombardia, ma gli accumuli sono sempre risultati modesti e non superiori a 15-20 mm.   Sul settore occidentale della Lombardia e sul Canton Ticino (CH) questi episodi perturbati hanno prodotto per lo più pioviggini o deboli piogge con accumuli molto ridotti.  Il resto del mese è stato dominato dall'alta pressione europea che per gran parte della prima e nella terza ha dato vita ad una lunga fase secca.   Così per alcune località Dicembre è risultato un mese molto secco senza apporti nevosi sia a quote collinari che in pianura. 

A Milano-S.Leonardo (1979-2010) in Dicembre si sono registrati 2gg piovosi (media 8±4gg); le giornate piovose risultano al di sotto della norma ed il loro numero è risultato molto vicino a quello record delle annate 1991 e 2011 (1gg).   Non è stato, invece, segnalato alcun episodio temporalesco, benchè tale eventualità si possa verificare mediamente ogni 10/12 anni.   Episodi temporaleschi (media 0±0gg) si sono infatti manifestati nel 2005 e nel 2006.   Sono, altresì, mancate le giornate con neve (media 2±2gg), fatto comunque del tutto normale, dato che tale eventualità è mediamente possibile ogni 2/3 anni.   Il record di giornate con neve è sempre appannaggio delle annate 1981 e 2009 (6gg).   La statistica suggerisce un andamento climatico mensile secco dal lato degli accumuli mensili su gran parte dell'area lombarda.   Solo la Valtellina, le Prealpi orientali ed il Garda rivelano un andamento prossimo alla normalità, poichè i fronti con componente di moto NW--> SE hanno risentito meno della protezione dello sbarramento alpino.   Abbiamo registrato 4gg con condizioni favoniche o di episodi di föhn (media 2±2gg), mentre il record risale al 1991 (7gg).   La nebbia ha fatto la sua comparsa per 7gg rispetto ad una media di 10±4gg, un valore nella normalità e ben distante dal record di presenza di tale meteora risalente al 1989 (25gg).   In questo mese, il ciclone semi-permanente islandese, ha spesso prodotto ingressi perturbati (storm track) settentrionali che hanno segnato il tempo in particolare nella regione N-alpina e nei Balcani.   Di conseguenza gran parte dell'Europa settentrionale ha fatto i conti con un mese di Dicembre estremamente ricco di precipitazioni e con accumuli di acqua pari al doppio, se non al triplo, degli apporti medi mensili; per contro l'Iberia e l'Italia hanno archiviato un mese decisamente deficitario, grazie alla protezione offerta, oltre che dai rilievi, anche dall'anticiclone atlantico.



Figg.6 e 7 - Accumulo totale delle precipitazioni di DICEMBRE 2011 e loro ammontare (in percentuale)
rispetto alla media pluriennale (1968-1997) - elaborazione CPC-NOAA


---1---

Fig.8 - Mese di DICEMBRE 2011: Accumuli complessivi di precipitazioni registrate in Lombardia su base delle stazioni dalla rete CML - Elaborazione di Bruno Grillini.

Breve commento:
La carta delle isoiete regionali evidenzia un quadro precipitativo con accumuli decisamente scarsi un po’ su tutto il territorio, quasi nulli sulla fascia occidentale di pianura della regione. Accumuli che vanno via via a crescere spostandosi verso Oriente, ma comunque con quantitativi mensili contenuti. Le due componenti meteorologiche prevalenti del tempo del mese (periodi di Alta pressione alternati a periodi con tempo variabile dato il flusso di forti correnti occidentali o nord-occidentali) hanno così impedito l’instaurarsi delle condizioni favorevoli a precipitazioni abbondanti ed organizzate sul nostro territorio. Come conseguenza di tali componenti meteorologiche prevalenti, le precipitazioni sono risultate più abbondanti sulla fascia più settentrionale del territorio e sui rilievi (sfondamento con flusso di correnti da nord) e sulla fascia  orientale del territorio (meno direttamente esposto alle correnti favoniche)
 
Gli accumuli poco più abbondanti, appena oltre i 50 mm/mensili, li troviamo quindi sui rilievi alpini (in generale) e prealpini centro-orientali.
 
Le aree con minori precipitazioni inglobano la pianura occidentale (dall’alta pianura alla bassa ) e la bassa pianura centrale, con accumuli entro i 5-10 mm.
 

  

Le serie storiche relative all’andamento termico e pluviometrico di DICEMBRE 2011 in 9 località lombarde

 


Cliccare sul nome della Stazione meteo per visualizzare i grafici delle temperature e delle precipitazioni




L'evoluzione meteorologica in cifre


1ª Decade
Decade con valori termici superiori alla media: temperature minime nella norma, temperature massime estremamente miti.  
--> media temperature minime: +1.0°C dalla media (nella norma)
--> media temperature massime: +3.0°C dalla media (estremamente cald
a)
--> precipitazioni complessive a Milano: - 26mm dalla media (secca
)
--> particolarità:  La TMX (g.8) di 16.7°C è la più calda della serie storica..
  • giorni 1-3 :  Sul nostro territorio, dopo 3 settimane di influenza anticiclonica, transita una debole perturbazione nord-atlantica; l’alta pressione, che spazia dalla Penisola Iberica all'Europa orientale, si ritira quindi verso sud. Sul nostro territorio si osserva qualche banco di nebbia al piano mentre la perturbazione atlantica favorisce alcune deboli piogge, principalmente sull’ area centro-orientale del territorio, dove si accumulano fino a 5-10 mm di pioggia (localmente fino a 15 mm su Bergamasco e Bresciano). Temperature piuttosto miti per il periodo, al piano per lo più comprese tra  3/7 °C nei valori minimi e tra 7/10 °C nei valori massimi.  
  • giorni 4-5 :  Dopo una iniziale fase di miglioramento del tempo, col ritorno delle nebbie sulle pianure, una nuova debole perturbazione attraversa le Alpi portando deboli precipitazioni sulle province più settentrionali (comunque con accumuli scarsi, al più entro pochi millimetri), seguite dal ritorno del bel tempo e da venti di caduta (föhn) segnatamente sulla fascia nord-occidentale del territorio. Nel giorno 5 le temperature massime si spingono al piano fino a 10-14 °C.
  • giorni 6-8 : L'intensa attività del vortice polare e la posizione dell'anticiclone delle Azzorre,  centrato al largo di Spagna e Portogallo, proteggono l'Europa meridionale dall'arrivo delle perturbazioni atlantiche, le quali scorrono alle alte latitudini ed interessano al più il versante nord delle Alpi. Prosegue quindi la fase di tempo stabile e soleggiato, senza nebbia e con solo qualche nuvola temporanea di passaggio. Il giorno 8 una debole perturbazione atlantica si appoggia alle Alpi, senza portare particolari effetti sul  nostro territorio, seguita da venti di föhn; a causa del vento di caduta, le temperature al piano si spingono diffusamente, sulla fascia nord-occidentale del territorio, attorno a 14/18 °C.   Ecco le TMX più elevate registrate il g.8 sulla regione lombarda: Barlassina (MB) 19.1°C, Arosio (CO) 18.9°C, Monza, Lesmo (MB) e Osnago (LC) 18.8°C, Nova Mil. (MB) 18.7°C, Paina di Giussano (MB) 18.6°C e Pessano con Bornago (MI) 18.5°C.
  • giorni 9-10 : L’anticiclone delle Azzorre si è ritira verso ovest, spinto dalla bassa pressione sull’Europa settentrionale che si abbassa di latitudine, e dagli annessi sistemi frontali che scorrono a nord delle Alpi. Questo quadro sinottico determina un richiamo di aria più umida da sud-ovest sulla Lombardia, che porta un generale aumento della nuvolosità senza però fenomeni significativi se non alcune pioviggini o piogge deboli, senza accumuli misurabili.

2ª Decade

Decade con valori termici di poco superiori alla media: normali sia per le temperature minime che per le massime.       
--> media temperature minime: +0.3°C dalla media (nella norma)
--> media temperature massime: +0.5°C dalla media (
nella norma)
--> precipitazioni complessive a Milano: -13mm dalla media (nella norma
)
--> particolarità: nessun episodio di rilievo.
  • giorni 11-12 : Una debole perturbazione nord-atlantica, collegata alla profonda depressione islandese, interessa l'Europa centrale e il Centro-Nord Italia, attraversando il nostro territorio. Si accumulano mediamente dai pochi millimetri su medio-bassa pianura centro-occidentale ai 10-15 mm del resto del territorio, fino a 20 mm e oltre su Bergamasco e Bresciano. La neve cade oltre i 1000-1200m, accumulando fino a 10 cm sulle Orobie. Temperature massime per lo più comprese al piano tra 6/9 °C.
  • giorni 13-15 : Sull'Europa domina la scena la profonda depressione islandese, con un minimo di pressione che raggiunge i 945 hPa centrato a Nord della Scozia. La diretta conseguenza è il continuo scorrimento di un flusso mite occidentale che dall'Atlantico si dirige fin verso la Russia. Dopo una breve pausa nebbiosa al piano, un nuovo debole fronte atlantico porta un peggioramento delle condizioni atmosferiche, con fenomeni generalmente di debole intensità ed un lieve calo termico. Cadono su tutto il territorio pochi mm di pioggia (localmente poco di più sui rilievi Bresciani), con temperature che, nei valori massimi, non superano al piano i 4/8 °C. 
  • giorno 16  : L'intensa perturbazione Joachim, associata ad una profonda depressione (con il minimo di 965 hPa centrato sulla Germania), attraversa l'Europa da nord-ovest verso sud-est portando forti venti e un calo delle temperature. Anche il nostro territorio è interessato da tale perturbazione, con alcune piogge ma con accumuli scarsi (più abbondanti salendo verso Nord e sui rilievi, dove localmente si superano i 20-25 mm). Torna a cadere la neve al di sotto dei 1000 m di quota (fino ai 36 cm a Valbondione - Rif. Curò BG).
  • giorni 17-20  : Le correnti in quota si dispongono da nord-ovest e, dopo una iniziale fase favonica, riportano temperature invernali sui monti e un miglioramento generale del tempo su tutta la regione. Nel frattempo sulla fascia occidentale del continente si estende l'anticiclone delle Azzorre. Calo delle temperature che, al piano si aggirano tra -6/-3 °C nei valori minimi e tra 2/6 °C nei valori massimi.

3ª Decade

Decade con valori termici contrastati: temperature minime nella norma ma più fredde della media, temperature massime ben al di sopra della norma.
--> media temperature minime: -1.1°C dalla media (nella norma)
--> media temperature massime: +3.3°C dalla media (molto cald
a)
--> precipitazioni complessive a Milano: -28mm dalla media (secca
)
--> particolarità: nessun episodio di rilievo.
  • giorni 21-24 : Il quadro sinottico Europeo è caratterizzato da un robusto anticiclone delle Azzorre ad ovest, una solida depressione Islandese, una saccatura che interessa la parte meridionale dell’Europa centrale (in spostamento verso est) e un forte anticiclone sulla Russia. La nostra regione rimane quindi sotto l'influsso di correnti nordoccidentali, a tratti umide, che porta deboli precipitazioni sulla parte più settentrionale della regione e, localmente, sulla bassa pianura orientale mentre il resto del territorio vede frequenti episodi favonici. Temperature invernali nottetempo mentre, di giorno, i valori si spingono frequentemente attorno o oltre i 10 °C (soprattutto nelle aree più esposte al vento di caduta).
  • giorni 25-28 : Un vasto anticiclone, con valori prossimi ai 1040hPa, si stabilisce sull'Europa centro-occidentale, e quindi sul nostro territorio. Condizioni di tempo stabile e soleggiato su tutta la regione, con inversioni termiche e tempo mite in quota mentre al piano le temperature oscillano attorno a valori invernali nelle temperature minime (-3/1 °C) e attorno a 8/12 °C nei valori diurni.
  • giorni 29-31 : Il robusto campo di alta pressione si ritira sul medio Atlantico e sull'Europa occidentale, pilotando verso l'Europa centrale e la nostra regione correnti umide ed instabili da nordovest. L'effetto di sbarramento della catena alpina rimane limitato data la massa d'aria particolarmente umida ed instabile, così che si registrano nevicate da "sfondamento" su buona parte delle Alpi (e sulla Valtellina, con accumuli anche oltre i 5-10 cm). Isolati fenomeni nebbiosi su medio-basse pianure. Temperature in lieve calo, con valori minimi ovunque sottozero (-3/0 °C) mentre i valori massimi anche al piano tornano al di sotto dei 10 °C.
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