20 giugno 2004 

 

- I GRANDI TEMPORALI LOMBARDI-

La supercella sul Pavese del 20-6-2004

- parte 1 / 6 -

 

a cura di Roberto Paparella - Oss. meteo di Garlasco ( PV )

 

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Di seguito pubblichiamo un reportage completo, diviso in ben 6 parti, a cura del nostro collaboratore Roberto Paparella (stazione meteo di Garlasco-PV), riguardante il violento temporale grandigeno, probabilmente a "supercella", che ha interessato il Pavese, ed in particolare la zona di Garlasco, nel pomeriggio di Domenica 20 giugno 2004.

 

Prima di vedere come di consueto le foto, lasciamo spazio ad un lungo ed esauriente racconto dell'evento a cura di Roberto.

 

IL RACCONTO DI ROBERTO PAPARELLA.

"Dopo il temporale prefrontale che sabato sera verso le 18:00 aveva interessato la mia zona con acqua e qualche piccolo chicco di grandine portando un accumulo pluviometrico di 10 mm, non immaginavo che la mattina seguente avrei assistito ad un fenomeno come quello che vi sto per descrivere.

La mattina di domenica 20/06/04, dopo essermi svegliato e aver fatto colazione, notai guardando fuori dalla finestra che nel cielo azzurro c'era già qualche cumulo congesto sulla mia mia verticale, molto sviluppato in altezza e dalla base grigia segno evidente dell'entrata di aria fredda in quota.

Erano appena passate le 9:00, guardai la temperatura che il sensore della mia Oregon misurava da dentro la capannina del giardino ad est e notai che c'erano poco più di 20°C con un buon 60% di umidità relativa. Andai in camera e mi collegai in rete per verificare meglio la situazione: alcune mappe che avevo visto la sera prima davano il passaggio di un fronte freddo preceduto da correnti da sud-ovest in quota sulla Pianura Padana e a dir la verità il passaggio del fronte doveva essere già avvenuto; questo già mi faceva pensare che qualcosa non stava andando come da previsione; dal radar notai che c'erano molti nuclei anche se modesti accesi sulla parte nord di Milano.

Andai a studiare visto che nei giorni seguenti dovevo dare un esame, non spensi il computer e verso le 10:00 riguardai il radar, notai subito che si erano accesi alcuni nuclei anche sul vercellese e novarese che tendevano ad interessare la parte più a sud della pianura intensificandosi. Pensai subito che era questione di qualche ora prima di un peggioramento temporalesco sulla mia zona. Decisi comunque che era meglio riprendere lo studio, e cosi feci.

Verso le 11:00 cominciai a sentire qualche debole tuono, all'inizio non ci feci molto caso ma con il passare dei minuti notai come il brontolio dei tuoni era diventato praticamente incessante, continuo senza una pausa, così decisi di smettere di studiare per vedere cosa stava succedendo. Guardai fuori dalla finestra della mia camera che si affaccia ad ovest ma non riuscivo a scorgere nessuna incudine del temporale a causa di altri cumuli che offuscavano il cielo…l'aria era calma, ad est il cielo era ancora quasi del tutto sereno tranne qualche cumulo mediocris e cosi il sole aveva avuto tempo di riscaldare ulteriormente l'aria…notai che la temperatura e l'umidità si erano alzati, c'erano 25°C con il 70% di umidità.

Erano appena passate le 11:00, riguardai il radar per cercare di capire meglio la situazione e la sensazione di aver vicino un forte temporale fu confermata immediatamente, dall'animazione del radar si notava l'esplosione di una cella sul vercellese con comparsa di un nucleo a fondoscala precipitativo nel suo centro avente direzione di spostamento NW-SE, direzione molto sospetta perché non conforme alla direzione di spostamento degli altri temporali che evidenziava il radar. Di solito i temporali forti nella mia zona non arrivano da nord-ovest, non si trattava del classico allungamento della cella verso Sud nella sua avanzata verso est; quella era proprio la direzione del temporale e il nucleo a fondoscala sembrava puntarmi.

Non persi più tempo, presi la macchina fotografica digitale e con l'auto mi portai in una zona di campagna più a sud (circa due km a sud da casa mia) da dove si poteva avere un ottima visuale. Appena arrivato al punto di osservazione mi fermai, scesi dall'auto e sentii sulla pelle un leggero venticello provenire da sud: notai praticamente un fronte di nubi compatte da ovest a nord-ovest di colore blu notte che stava avanzando; a sud si erano formati dei cumuli, ad est invece il cielo continuava a restare sereno e solo più in lontananza si riusciva a scorgere qualche cumulo congesto.

Il brontolio dei tuoni andava avanti incessante, non si vedeva nessuna fulminazione, mi guardai intorno e finalmente tra le nubi riuscii a intravedere i bordi dell'incudine del temporale, io ci ero già sotto, i contorni erano molto netti e scuri ma non riuscii a vedere la presenza di knuckles (mi rammarico molto di non avere fatto foto a riguardo, è stato uno sbaglio).

Ripresi la mia attenzione sulla parte W-NW del sistema e dopo aver fatto qualche foto mi accorsi di un altro particolare da annotare: le nubi a sud venivano verso di me, sopra la mia verticale andavano praticamante a nord e a nord invece sembravano virare verso nord-ovest...in fondo dietro alla parte scura si cominciava a vedere qualche cosa che stava cambiando, si intravedeva quel colore del cielo tipico della tempesta, che prelude a forti fenomeni e che allo stesso tempo inquieta.

Pochi minuti dopo ad ovest iniziai a distinguere una shelf cloud ben formata con sotto dei fractus che si muovevano molto velocemente, a nord-ovest invece si vedevano benissimo delle virghe grandinigene compatte che si prolungavano fino ad ovest sotto parte della shelf; le virghe a nord-ovest però si attenuano con il passare dei minuti tanto che penso "il temporale forse sfila a sud-est" e invece qualcosa stava per cambiare…il Cb, che proveniva in modo deciso da nord-ovest, prende una direzione più da ovest a est e difatti la shelf pian piano avanza proprio da ovest verso di me senza piegare a sud-est come avevo pensato.

 

Proprio in questi istanti riesco a vedere come la shelf abbia cambiato forma e non sia più la classica nube a mensola. Noto due particolari che mi lasciano perplesso: la prima è che la nube è come se restasse incollata alla base del cumulonembo, non si porta avanti come nel caso della shelf cloud, il secondo è l'allungamento sospetto della nube verso il basso nella parte nord come a formare una coda nella parte dove avvenivano le precipitazioni. A sud di essa invece dei fractus procedevano verso la nube andandogli incontro; era impressionante vederla, faceva paura…la nube era veramente bassa, e soprattutto la coda non so a quanti metri da terra sia arrivata in alcuni momenti.

La situazione era veramente adrenalinica ma avevo anche un po' di paura, come se temessi la formazione di un cono di tromba d'aria scendere dalla base di quella nube. Improvvisamente, sento distintamente il vento cambiare direzione, non proviene più da sud ma di colpo inizia a soffiare dritto verso il temporale, inoltre è freddo rispetto a prima, penso: "il sistema richiama a sè una parte della corrente di outflow, mi ritorna in mente il roteare delle nubi…"; faccio ancora qualche foto e decido di tornare a casa per ripararmi.

Appena arrivato metto al riparo l'auto, dico a mia madre di mettere al riparo i vasi dei fiori, faccio ancora due/tre foto dalla mia camera alla base del Cb e alla inquietante nube che anche se più piccola si stagliava ancora nel cielo poco a sud di casa mia dietro la villa che mi sta di fronte; ad un tratto si iniziano a sentire dei colpi sul tetto.

L'atmosfera fuori è sinistra, davanti a me sotto la base del Cb il cielo è verdognolo… ad un tratto iniziano a cadere chicchi grossi come noci, il rumore prodotto sulle tettoie è tale da risultare inquietante, pensate che si udivano i colpi dati dalla grandine in lontananza; tutto ciò dura circa 4/5 minuti, dopodichè per pochi istanti tutto si ferma e nell'aria resterà solo una debolissa pioggerella resa nebulizzata dalla comparsa di qualche debole raffica di vento ma saranno questioni di pochissimi secondi prima che dal cielo inizi a cadere un'autentica sassaiola…la grandine secca delle dimensione medie di 2/3 cm di diametro inizia a martellare il tetto e le mura di casa e nonostante non ci siano raffiche di vento fuori la visibilità scende a pochi metri.

La grandine veniva giù quasi in verticale ma era tanta; alcuni chicchi dovevano essere proprio grandi, erano come delle autentiche sassate lanciate con violenza sul tetto, facevano paura, avevo il timore che si rompessero i vetri delle finestre….dall'abbaino comincia a grondare acqua da tutte le parti, e come se piovesse, in pratica da camera mia al corridoio che conduce al bagno c'era 1 cm d'acqua sul pavimento.

Il rumore della grandinata è assordante, bisogna urlare per cercare di farsi capire; il tutto continua per 20 minuti con la dimensione dei chicchi che diventa via via più piccola dell'ordine di quasi 1 cm di diametro. Le strade erano praticamente diventate dei fiumi di grandine che scorrevano fino ai tombini, questo fece otturare i condotti di scolo e la grandine in parte sciogliendosi provocò dei piccoli allagamenti a molti scantinati e cantine come è successo al mio e a quello dei miei vicini.

Al termine della grandinata fuori il paesaggio è irreale, sembrava fosse nevicato ma in realtà era tutta grandine, ce n'era qualche cm per terra, la corrente elettrica mancava e fuori si sentivano le sirene dei pompieri già in azione. Alcune automobili hanno avuto ammaccature serie alla carrozzeria; ad Alagna, un paese che si trova circa 4 km a sud di Garlasco, la grandine ha colpito con maggior violenza sfondando anche i vetri di qualche automobile; appena a nord di Garlasco invece la meteora sembra aver colpito con minor violenza.

Il temporale, formatosi sul vercellese, ha colpito pesantemente prima Mortara, Tromello, poi Garlasco, quindi ha continuato la sua corsa continuando a scaricare ingenti quantità di grandine fino a Cava Manara. Dal radar presenza continua di nuclei a fondoscala fino al piacentino.

Il quantitativo pluviometrico totale di questo temporale, forse a supercella, è stato di 35 mm, la temperatura a inizio evento è stata di 25°C con il 70% di umidità relativa mentre al termine la temperatura era di 13.5°C con il 90% di umidità relativa. Fino alle 14:00 il tempo non migliorerà completamente, anzi un altro temporale passerà a sud senza produrre una goccia d'acqua dopodichè rasserenerà completamente".


LE FOTO.

Ma ora lasciamo come sempre spazio alle foto, per vedere realmente cos'è successo: foto ovviamente a cura sempre di Roberto.


Foto 1: puntamento sud/ovest.



Foto 2: il rombo dei tuoni è ininterrotto, l’ammasso temporalesco è enorme e si estende da ovest a nord/ovest (puntamento ovest).



Foto 3: ed ecco un’ingrandimento, sempre verso ovest.


Foto 4: visuale a nord/ovest.


Foto 5: sempre la visuale a nord/ovest.


Foto 6: sempre la visuale a nord/ovest.


Foto 7: ecco che si incomincia ad intravedere la base della supercella, notare i fractus sotto la base del temporale sullo sfondo.


Foto 8: i colori sotto la base della supercella si fanno sempre più inquietanti.


Foto 9: pochi minuti dopo ecco che si staglia ad Ovest una bella shelf cloud. Il rombo dei tuoni continua senza pausa ma non si vedono fulmini. Probabilmente sono nascosti dalle violente precipitazioni.


Foto 10: ecco alcuni particolari della shelf cloud.


Foto 11: sempre alcuni particolari della shelf cloud.


Foto 13: sempre alcuni particolari della shelf cloud.


vai alla SECONDA PARTE del reportage


A cura di Roberto Paparella

Oss. meteo Garlasco ( PV ) - Centro Meteo Lombardo -
Impaginazione a cura di Simone Rossetto

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